Mercoledì 8 novembre 2006 ore 18.00
Il Centro Studi sulla letteratura belga di lingua francese (Università di Bologna) e l’ Associazione culturale italo-belga “Bologna-Bruxelles A/R” presentano: L’emigrazione italiana in Belgio nel dopoguerra Incontro con l’autrice italo-belga Nicole Malinconi (in lingua francese) a cura del Dott. Hugues Sheeren (Università di
CAMERA MIX dal vivo
Featuring Saliceto Krew & Bogotà dj set funk, wine set. Work Out Meeting.
Presentazione della performance YOU.
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Giovedì 26 Ottobre 2006 per la rassegna
Primo di una serie di Incontri Nell'intreccio tra globale e locale quali nuove responsabilità nell'amministrazione della città? Un approccio teorico filosofico. Interverranno:
Libero Mancuso - Assessore al Comune Bologna Valerio Romitelli - Docente di storia dei partiti e dei movimenti politici dell'Università di Bologna Alessandro Sibilia - Critico d'arte
Verrà discusso il libro APORIE NAPOLETANE Sei posizioni filosofiche alla presenza degli autori: Pierandrea Amato Gianfranco Borrelli Giuseppe Di Marco Arturo Martone Bruno Moroncini Maurizio Zanardi
Dopo "La città porosa" e "Le lingue di Napoli", questo è il terzo libro che "Cronopio" dedica a Napoli. Diversamente dagli altri due, "Aporie napoletane" è scritto esclusivamente da filosofi. Perchè questa scelta? Perchè i filosofi si sono da sempre assunti il compito di criticare i luoghi comuni e di pensare cosa sia "giusto" per la vita della città. Ad alcuni filosofi napoletani viene qui data la parola per costruire "concetti" che aiutino a sottrarre Napoli ai nuovi luoghi comuni, senza nascondere i gravi problemi, gli ostacoli, le "aporie" della città. Rifiutando ogni discorso fatalistico su Napoli, gli autori prendono posizione sulla vita politica della città negli ultimi anni; analizzano il senso delle trasformazioni urbane, delle modificazioni del lavoro e dell'intelligenza metropolitana; guardano alla specifica risposta data a Napoli riguardo i processi di globalizzazione; cercano di indicare quali vie percorrere per favorire la porosità della città e unavita più libera dei napoletani. Insomma, non uno studio sulla città, ma un libro "da" Napoli per pensare i problemi della metropoli senza rassegnarsi all'idea che le politiche della sicurezza siano destinate a prevalere sulla politica della libertà.