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Zap e Ida


ZAP E IDA
UN'ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO UMORISTICO
Sabato 07 Ottobre ore 19,30
Presentazione della Mostra a cura degli Autori
Conferenza Stampa e Inaugurazione


ZAP, il disegnatore più veloce d'Italia e IDA teorica della comprensione, formano una coppia di moderni cantastorie che accompagnata da una lavagna luminosa mette in scena uno spettacolo irresistibile di disegno e umorismo passando da uno stile giocoso al sarcasmo più pungente.
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cofferati_stella.jpg Alto Tasso propone una mostra di disegni satirici e corrosivi che il diabolico duo Zap e Ida ha dedicato al deludente primo cittadino Gaetano Sergio Cofferati.Le vignette esposte sono in parte tratte dal libro "Cofferati anche noi" con l'aggiunta di alcuni disegni ispirati alla polemica della chiusura notturna.

"Lo abbiamo messo all'utilitaria" affermano gli autori "perché la berlina non la merita".

Altotasso è uno dei venti locali che partecipano al "Giocone di Cofferati" legato al nuovo poema, fresco di stampa, "rime tempestose", il secondo libro che Zap e Ida hanno dedicato a Sergio.

x ulteriori info visitate il sito di
Zap e Ida

Transatlantici

Scenari e Sogni di Mare

Collezione privata di Marcello Corsini

www.corsinigiuliano.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

immagine1.jpg Le "città galleggianti", i più grandi oggetti semoventi mai costruiti dall'uomo, sono parte integrante della mitologia del XX secolo. Romanzi, canzoni, opere cinematografiche hanno sancito l'appartenenza dei transatlantici a categorie più vaste di quelle dei semplici mezzi di trasporto, per quanto tecnologicamente avanzati. I transatlantici di linea, prima dell’avvento dell’aereo, erano i soli mezzi di trasporto passeggeri, merci e posta per collegare l’Europa con le Americhe e l’Australia. Il mondo dei transatlantici rappresentava il gran lusso dei più prestigiosi alberghi e ristoranti del mondo, ma anche la miseria dell’emigrante racchiusa nelle valigie di cartone piene di sogni.

Ogni compagnia di navigazione, ogni nave, offriva soluzioni diverse alla grande avventura delle traversate oceaniche. immagine2.jpg Stime elaborate dal Ministero degli Interni, ci ricordano che tra il 1876 e il 1915, oltre 14 milioni d’italiani emigrarono verso il Nord Europa e, soprattutto, verso le Americhe.

Si trattò di un fenomeno di estrema miseria riguardantepastori, contadini, manovali, falegnami, muratori che abbandonarono le loro case per non morir di fame. I transatlantici nacquero quindi principalmente per soddisfare la richiesta di tanti emigranti di andare nelle Americhe in cerca di fortuna, ma il lucroso traffico del trasporto degli emigranti subì un tracollo terribile nel maggio 1921 quando il congresso americano,votando il Dillingham Immigration Act limitò drasticamente l’immigrazione. immagine3.jpg


Stava nascendo, per fortuna, una nuova forma di turismo popolare composta di studenti ed ex combattenti americani desiderosi di passare le vacanze in Europa e rivedere in pace campi di battaglia e città che avevano conosciuto durante la guerra.
Eliminati dalle loro navi i grandi spazi di stiva originariamente destinati agli emigranti, gli armatori del Nord Europa costruirono, al loro posto, piccole, modeste cabine destinate alla nuova clientela.

La fine del sogno.

Nelle prime immagine4.jpg ore del mattino del 20 maggio 1927, il colonnello americano  Charles August Lindberg, partì da solo da New York a bordo del suo aereo, lo Spirit of Saint Louis, e, trasvolato l’oceano Atlantico, senza scali ed in una sola tappa, dopo un volo di 33 ore e 30 minuti atterrò alle 22.19 del 21 maggio all’aeroporto Le Bourget di Parigi. Il meraviglioso volo di 5.700 chilometri destò l’ammirazione di tutto il mondo e diede l’avvio alla navigazione transoceanica. Per la prima volta il continente americano e l’Europa erano stati collegati non da una nave, ma da un aereo; un avvenimento che gli armatori dei transatlantici avrebbero ricordato in seguito come l’inizio di una sconfitta.

Lazzarini

ISLANDA       Mostra  Fotografica di

Dal 8 al 28 Maggio     PAOLO LAZZARINI  

Viaggio attraverso una terra magica e desolata dove ghiaccio e fuoco si incontrano circondati da verdi e soffici prati.

foto di Paolo Lazzarini
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Marco Nerozzi

Marco Nerozzi
 presenta
 Istanti Clandestini

Interpretazione di un viaggio nei particolari della natura costantemente intorno a noi, quella più piccola, quasi invisibile a chi è preso dalla realtà di tutti i giorni.

Attraverso un sottile legame di similitudini, colori e forme l’esposizione ci riporta ad una quotidianità costruita e spenta, dimostrando che tutto questo può comunque risultare piacevole, appagante, quasi indispensabile.

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BOBO SANTO OTERA

Alcune Semplici Regole Ecologiche

di BOBO SANTO OTERA

La regola di Bergmann mette in relazione il variare della taglia e del rapporto superficie/peso corporeo di alcuni vertebrati omeotermi con la temperatura ambientale; in particolare, all’interno di una stessa specie, o in specie molto prossime, a parità di altri fattori ambientali ( disponibilità di cibo, densità di popolazione, effetti di competizione o di predazione ), gli animali delle aree di distribuzione più fredde presentano taglie maggiori.
La regola di Allen afferma che si osserva una diminuizione della superficie delle appendici (orecchie e coda) nei mammiferi distribuiti nelle zone più fredde, rispetto a quelle più calde .Un esempio classico è la variazione graduale della lunghezza delle orecchie e del muso nella volpe polare, nella volpe comune e nella volpe del deserto .
La regola della pelliccia prende in considerazione il pelame dei mammiferi e il piumaggio degli uccelli, che sono più densi nei climi più freddi. Un tale ispessimento chiaramente comporta una limitata dispersione di calore, cui contribuisce pure un aumento della taglia e una riduzione delle appendici.


 VEDERE

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E noi ?
Quando cambiano le condizioni climatiche e ambientali………..
Quando l’amore ci lascia o siamo lasciati……………………….
Quando le condizioni sociali e politiche tengono prigionieri i    nostri desideri … per tanto tempo………………………………
Quando ci nasce o muore un figlio, un padre, un fratello………
Quando un incidente, una malattia……………………………….
Quando una differenza, il suo avvisarci crea…… meraviglia…….
Quando osserviamo danzare le volpi sotto la luna………………..
 
 Per AltoTasso - Bobo Santo Otera


VOLPI

 
Noi, siamo “abituati a sapere” che le “cose” di cui abbiamo percezione non sono esattamente uguali all’esemplare che ne è alla base, e utilizziamo, rendiamo necessaria una finzione, una forma di finzione percettiva, per attivare processi di comunicazione.
Alla fine, la percezione è l’unica cosa vera per l’individuo, cioè gli effetti della pratica percettiva sono l’unica realtà per l’organismo. Noi non reagiamo al dolore o al piacere, ma alle sensazioni che il dolore o il piacere che abbiamo percepito provocano in noi. Le nuove tecnologie ci consentono di vedere l’invisibile e potervi intervenire, le teleconferenze, i simulatori di volo per l’atterraggio, ecc., permettono conoscenze di realtà che sarebbero distinte come scale temporali e spaziali che altrimenti non sarebbe così facile compiere. Gli strumenti che oggi utilizziamo come gli oggetti che decorano la nostra quotidianità sono testimoni e trasmettitori della nostra attività, delle nostre mutazioni nel tempo del mondo, della nostra produzione di realtà.
 
Dedico questo progetto a Roberto e Nicoletta
e a loro figlia che si chiama Sole…
 
Un grande grazie a Giulia Meloncelli per la preziosa
collaborazione in “vedere” e “volpi”.
 
E ancora grazie a  Tiziano Rossini per “città”.
                                                                               
Bobo

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